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Quand’è che uno sposo può indossare il Tight?

Se la sposa  indosserà un importante abito lungo con ampio strascico e velo a cattedrale, per una cerimonia mattutina, solenne e formale per lo sposo è di rigore il tight. Questo è chiamato anche ”Morning dress” proprio perché non va indossato oltre le ore 18 (per gli inglesi più rigorosi non oltre le 16.30).

L’abito è composto da tre pezzi. La giacca nelle nuance classiche che variano dal nero al grigio, dall’ antracite al fumo di Londra, segue i fianchi, ha un solo bottone, più corta sul davanti, mentre sul retro si prolunga con due code  che terminano dietro al ginocchio. Il gilet può essere mono o doppiopetto solitamente in grigio perla, ma sono ben accetti i colori pastello per sposi che vogliono sottolineare la loro personalità pur indossando un abito rigoroso. Sono invece vietati dal buon gusto e dalla tradizione i tessuti lucidi e broccati, questo perché è giusto e doveroso il desiderio di esprimere  la propria personalità, ma assolutamente si rischierebbe di incappare in una rovinosa caduta di stile.

I pantaloni del tight sono dritti, di colore grigio, gessati e senza risvolto.

La camicia rigorosamente bianca, se realizzata su misura sarebbe il meglio, di cotone a manica lunga, con polsino rivoltato verso l’esterno, da chiudere con i gemelli con bottoni di madreperla (meglio se di famiglia), va corredata con il plastron: una larga cravatta annodata e fermata da una spilla gioiello. Si dice che fosse usata dai cacciatori della volpe a cavallo, cosicché in caso di necessità erano provvisti di una fascia per eseguire fasciature di emergenza.

Un consiglio che posso darvi per distinguervi è quello di sostituire il plastron con la cravatta, anche quest’ultima fatta su misura , in modo tale che arrivi a sfiorare la cinta.

Le calze dovranno essere in filo di Scozia nere lunghe fino al ginocchio. Le calzature che andranno ad ultimare la perfetta mise di uno sposo elegantissimo dovranno essere esclusivamente nere, stringate a punta tonda, in vitello spazzolato opaco.

Assolutamente no a mocassini, alla scarpa in vernice, no alle ‘pantofole’ in velluto con le iniziali degli sposi (per fortuna la moda sembra passata) e no infine a scarpe con punte chilometriche o con lustrini vari.

Per completare infine la mise si possono unire guanti in camoscio o renna e cilindro che non vanno assolutamente indossati, ma tenuti in mano e appoggiati sull’ inginocchiatoio una volta in chiesa.

Altri accessori concessi sono l’orologio che deve essere nascosto sotto al polsino della camicia, possibilmente con cinturino in pelle e cassa in oro o platino e infine la pochette o la boutoniere.

Un piccolo accorgimento: anche a temperature polari il tight non prevede il cappotto, pertanto per un matrimonio a dicembre è meglio optare per un meno formale ma pur sempre elegante abito a tre pezzi in stile inglese.

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